domenica 19 febbraio 2012

All'asta su eBay i Super Beni delle Star.




Colpa della crisi, o solamente voglia di cambiare. David Beckham, star del calcio, patrimonio personale 125 milioni di sterline, ha messo in vendita su eBay la sua Rolls Royce Phantom Drophead Coupé. Si parte da 250mila sterline. L’annuncio, comparso in rete nelle sttimane scorse, è minuzioso: l’auto è tenuta meravigliosamente, ha percorso 5914 miglia e ha come optional una tv con lettore dvd, sedili e tappetini in tessuti pregiati. Del resto David possiede già un Range Rover, una Porsche 911 e una Jeep Wrangler. Ora ha voglia di comprare la Rolls Royce Ghost. Perché avere un doppione della stessa casa?

I famosi con le aste sono legati a doppio filo. I loro oggetti, preziosi o meno, vengono battuti a cifre da capogiro. Lo scorso dicembre da Christie’s per la leggendaria collezione di gioielli di Liz Taylor ci si aspettava di racimolare 30 milioni di dollari, il parterre de roi tra gli acquirenti intervenuti ha permesso di arrivare a 116, una cifra record, in cui La Peregrina, la perla regalata all’attrice da Richard Burton, costata 37mila dollari e montata da Cartier su un collier di diamanti, rubini e perle coltivate, ha raggiunto 11 milioni 842mila e 500 dollari.

Pronti a tutto per un pezzo di mito. L’avrà pensata così il dentista che lo scorso novembre è riuscito a spuntarla per un dente cariato dell’ex Beatles John Lennon tirando fuori solo 19.500 sterline, circa 30mila euro. E’ andata peggio al signore che ha speso 1 milione e 800 mila dollari per una giacca del re del Pop Michael Jackson.

Per una ciocca di capelli di Elvis Presley, risalente al 1958, quando sotto le armi dovette darci un taglio, qualcun altro ha investito 115 mila dollari. Un milione tondo, tondo è costato a uno sconosciuto il video hard di Marylin Monroe del 1946. Sei minuti di girato pagati a peso d’oro. La celebrità da tenere in una teca costa.






C’è anche chi la vuole portare addosso. Fabrizio Miccoli, bomber del Palermo, pur di indossare un orecchino di Diego Armando Maradona, ha sborsato 25 mila dollari, quasi avesse poteri divinatori.

Aste per tutti i gusti, molte quelle in cui le stelle dello showbiz donano per beneficenza. Contro l’Aids il Trio Medusa su Radio Deejay ha battuto a prezzi salati il giubbotto del rally di Monza di Valentino Rossi, la t-shirt di Fiorello autografata, i pantaloni in pelle di Laura Pausini, un paio di scarpe di Victoria Cabello, una maglia di Luca Argentero, la t-shirt di Zelig di Paola Cortellesi. Chi li ama, li compra. I feticisti dei cimeli very important non badano a spese.

sabato 18 febbraio 2012

A proposito di eBay: On Location



eBay: On Location è la rassegna annuale della comunità venditori di eBay. Oltre alle sessioni di alta qualità educative che informano i partecipanti sulle più recenti best practice per la vendita su eBay, i partecipanti hanno anche l'opportunità di incontrare faccia a faccia i leader innovativi e di essere ispirati chiedendo consigli, per sviluppare i collegamenti e le amicizie all'interno della comunità dei venditori, e di uscirne motivati ​​per avere successo.
 
Al suo centro, eBay: On Location promette un'esperienza coinvolgente progettata per aiutare i venditori a sfruttare la potenza di eBay, il più grande mercato online del mondo ... e se siete nuovi ad eBay o avete venduto per anni,  ebay vuole che comunque tu ne sia una parte!




Venditori con esperienza
Scoprite nuovi modi per far crescere il vostro business, migliorare l'efficienza e aumentare la produttività.

I più venduti
Scopri le strategie per la gestione di elevati volumi di vendita, la vendita a livello internazionale, e la costruzione e promozione dei propri affari su eBay.

Nuovi venditori
Prendi la via più veloce per il successo delle vendite, imparando le migliori pratiche per farti conoscere e far funzionare il tuo business in pochissimo tempo!
 










venerdì 17 febbraio 2012

Come e da cosa è iniziato tassa.li, l'app "Anti" evasione fiscale



tassa.li nasce allo Startup Weekend tenutosi a Torino nel mese di marzo 2011

Startup Weekend è un'organizzazione che mette insieme giovani imprenditori del settore IT e che organizza eventi in tutte le città del mondo.

L'obiettivo di questi incontri è di creare un progetto in soli due giorni, passando dall'idea al business plan completo di demo.

Durante l'evento i partecipanti presentano la loro idea di business attraverso un pitch di 5 min.

Si votano le idee migliori che verranno sviluppate.

Si formano i gruppi coinvolgendo i partecipanti in base ai loro profili professionali.

Si lavora per tutto il weekend con l'obiettivo di creare il progetto in 48 ore.

A Torino eravamo circa in 60, 30 idee presentate con tanta energia. Di queste idee solo una decina sono state sviluppate.

tassa.li è stata presentata per gioco, ma, sebbene non rientrasse pienamente nell'oggetto della manifestazione in quanto progetto senza scopo di lucro, è stata votata e sviluppata.

Il team è stato formato senza nessuna difficoltà, ogni membro ha dato il meglio di sè nel suo settore, e alla fine del weekend l'applicazione era pronta.






 Edoardo Serra parla al TG3R Piemonte di tassa.li, funzionamento e potenzialità!

 La video intervista.



fonte:  http://tassa.li

venerdì 10 febbraio 2012

La Chrysler di Obama all' asta su eBay: offerte nessuna.



Base di partenza dell'asta su eBay: 1 milione di dollari per l'auto appartenuta al presidente degli Stati Uniti quando era senatore dell'Illinois. Ma non ci sono offerte.






Ci ha riprovato, ma anche questa volta senza successo (a poche ore alla fine dell’asta su eBay). Tim O’Boyle di Chicago sta cercando di piazzare per un milione di dollari una Chrysler 300c appartenuta a Obama quando era senatore dell'Illinois. 

Ci aveva provato tempo fà offrendola a 100.000 dollari ma l’asta era stata invalidata per l’offerta da 100 milioni di un burlone. Hanno avuto più successo altre aste simili: come la Peugeot del ’77 di Ahmadinejad venduta a due milioni o la Mercedes di Hitler per otto.

Purtroppo Obama e troppo buono rispetto ai due sopra per riscuotere tanto successo.

Come al solito la bontà non paga!

giovedì 9 febbraio 2012

I dipendenti eBay sono invitati a: Portalo. Vendilo. Spediscilo.



Quale modo migliore per capire le esigenze dei nostri clienti per capire se sono attivi compratori o/e venditori?
 Idipendenti di eBay hanno ora un modo ancora più semplice vendere su eBay. Infatti e stata presentata questa settimana un programma pilota per tutti i dipendenti eBay, il nuovo "Sell Here", la stazione di vendita per ora si trova solo a San Jose, Whitman Campus. I dipendenti si trovano quindi uno spazio con scritto "Vendilo Qui" una stazione attrezzata con tutto il necessario per elencare e vendere i propri oggetti su eBay.






Possono scattare una foto ed elencare i loro oggetti utilizzando il proprio telefono cellulare o iPad. Una volta che l'oggetto viene venduto, si può stampare l'etichetta sul posto e trovare tutti i materiali di imballaggio liberi di cui si ha bisogno. Possono quindi lasciare il loro pacchetto in una delle nuove caselle di posta "Sell Here", che possono essere trovate al primo piano di ogni edificio del campus.







Per i dipendenti semplici che vogliono vendere per la prima volta, ogni Mercoledì dalle 14:00 alle 16:00 ci saranno i dipendenti diretti dei Power Sellers, che a giro saranno a disposizione nella stazione per aiutare gli altri dipendenti e rispondere alle loro domande sulla vendita.

 


 

Grazie al nuovo programma "Vendere su eBay" non potrebbe essere più facile, anche per chi non lo ha mai fatto e non si è mai preoccupato di imballi o spedizioni. Ho venduto parecchi oggetti su eBay e ci sono sempre nuove cose che si scoprono appunto "Vendendo", ma per la sua semplicità trovo questo programma fortissimo.

 




Buone vendite a tutti.

mercoledì 8 febbraio 2012

eBay lancia il suo primo Pop-Up Shop U.k a Londra

eBay lancia il suo primo Pop-Up Shop U.k a Londra






All'inizio di Dicembre, eBay UK ha lanciato il suo primo pop-up shop nel West End di Londra. La prima volta per il Regno Unito in cui veniva utilizzato il QR code in un emporio commerciale, la Boutique eBay di Natale ha permesso ai consumatori di navigare e scansionare oltre 350 oggetti forniti dai migliori venditori di eBay, che si potevano acquistare utilizzando la tecnologia mobile con pochi clic.

Sebbene vi fossero oggetti fisici in esposizione, tutti gli oggetti sono stati acquistati su eBay utilizzando dispositivi mobili. Naturalmente, mi e sorto il dubbio su cosa sarebbe successo a tutti i doni in mostra in tutto il negozio. Si scopre che molti dei giocattoli e dei regali visualizzati nella Boutique sono stati donati in beneficenza per bambini.

La boutique è stata aperta dal 1 al 5 di dicembre e, anche se significava che era aperta solo per 5 giorni, sono riusciti ad attirare più di 2.500 clienti. È possibile controllare un video completo del dietro le quinte qui sotto ...










Un saluto da Lovendoperte Alessandria

martedì 7 febbraio 2012

Rimossa da Ebay l'asta dell'iPod Shuffle autografato Steve Jobs!?





L’asta eBay dell’iPod Shuffle autografato da Steve Jobs è stata rimossa: probabile fake?


steve jobs ipod nano asta ebay melarumors1 398x300 steve jobs ipod shuffle ebay asta



Qualche giorno fa è spuntata un’inserzione ad asta su eBay in cui veniva venduto un iPod Shuffle giallo di quarta generazione con la confezione autografata personalmente da Steve Jobs .



steve jobs ipod nano asta ebay melarumors 2 387x300 steve jobs ipod shuffle ebay asta


L’inserzionista dice di aver ricevuto l’autografo di Steve alla fine di un evento Apple spiegando in questo modo la vicenda (sintesi):

Il possessore dell’iPod fu invitato con altri tre colleghi ad un evento Apple e al termine del convegno avrebbe detto a Steve:
“Ho sentito che non sei realmente uno che rilascia autografi, ma lo chiedo…firmerai il mio iPod? Va bene anche se non vuoi. Non sono uno che normalmente richiede un autografo”.
Steve gli avrebbe risposto:
” … Non direi che non mi piace dare autografi ma non mi fa stare bene l’idea che un autografo mi possa far prendere il merito per qualcosa. Sinceramente penso di essere l’ultima persona che dovrebbe firmare qualcosa. Capisco che uno scrittore debba firmare qualcosa ma ognuno del nostro team dovrebbe dare il proprio autografo. E’ un peccato che non tutti possano ricevere il mio stesso riconoscimento ma suppongo sia più semplice in questo modo, altrimenti avresti bisogno di un iPod molto grande per poter permettere a tutti di autografarlo.”

Supponendo e sperando che la vicenda sia reale, Steve ha mostrato il suo carisma anche in insignificanti conversazioni private e non solo sul palco dei keynote.

L’asta ha raggiunto in poche ore la cifra di $ 10.000 dollari ma non si conoscono i motivi per cui eBay abbia deciso di eliminare l’inserzione dal market.







All'asta su Ebay l'iPod Shuffle autografato da Steve Jobs



E’ proprio un pezzo da collezione, forse di così tanto valore che il proprietario nemmeno lo immagina, stiamo parlando di un iPod shuffle, un’idea di Steve Jobs, ma voi direte : Cosa c’è di tanto speciale? Beh intanto si tratta di un’asta su ebay, dunque qualcosa di speciale c’è per essere messo addirittura all’asta, ma cosa? Una firma, la firma del grande creatore e ideatore , morto lo scorso 5 ottobre per via di un cancro al pancreas.
Esattamente, stiamo parlando di Steve Jobs, su ebay è comparso qualche giorno fa un iPod shuffle autografato dall’ex CEO di Apple in persona, un pezzo più unico che raro , che sta ormai spopolando sul famoso sito di aste : Ebay. L’inserzionista racconta che Steve Jobs, prima di firmare questo iPod Shuffle disse che non era vero che non amava fare gli autografi, non gli piaceva solamente prendersi il merito del successo della società di Cupertino :” Onestamente credo di essere l’ultima persona ad autografare qualcosa, ad esempio uno scrittore autografa un libro, i prodotti Apple sono costruiti da tante persone, ma visto che non esiste un iPod così grande da raccogliere le firme di tutti…” 

Queste le parole dell’ex amministratore delegato della società di Cupertino, attualmente l’iPod è all’asta e ha raggiunto un prezzo di circa 26 mila dollari, una bella cifra che pare aumenti ancora… chi si aggiudicherà all’asta il prezioso iPod shuffle autografato da Steve Jobs? Lo scopriremo tra qualche giorno, quando terminerà il tempo per fare le offerte su ebay.




E voi, quanto sareste disposti ad offrire per un pezzo del genere?

domenica 5 febbraio 2012

Facebook Places e finalmente sbarcato in Italia!


Come forse avrai notato, Facebook Places è finalmente attivo anche per l’Italia. Se accedi all’applicazioneFacebook per iPhone, potrai iniziare a fare i tuoi check-in e mostrare agli amici la tua posizione.

Ma cos’è Facebook Places?
Facebook Places è la nuova funzionalità di geolocalizzazione di Facebook, utilizzabile da cellulare e smartphone. Ti permette di:
  • Visualizzare la tua posizione tramite il tuo dispositivo mobile.
  • Visualizzare i luoghi (negozi, uffici…) vicino a te.
  • Condividere con tutti i tuoi amici dove ti trovi in questo momento, effettuando una “registrazione” (check-in).
  • Allegare al check-in un commento o una foto.
  • Taggare i tuoi amici che si trovano con te in questo momento.
  • Aggiungere un luogo se non è presente.
  • Vedere quali amici si trovano nello stesso luogo o nei paraggi.
Il video di introduzione:





mercoledì 25 gennaio 2012

E-commerce companies e aziende partner: le scelte



Le e-commerce companies (aziende) italiane si trovano di fronte a molte scelte. Le principali sono i partner con cui erogare il proprio servizio al cliente, come il sistema degli incassi, il vettore di spedizione, il sistema di mailing e la piattaforma informatica da utilizzare per la costruzione del proprio negozio online.

La soluzione di pagamento più utilizzata (dall'81% degli operatori e-commerce italiani) è Paypal, tuttavia è quasi sempre considerato un servizio aggiuntivo utilizzato in via secondaria rispetto ad un altro anche per via dei costi del servizio più elevati. Tra le piattaforme principali più utilizzate ci sono Gestpay di Banca Sella (44%), Xpay di CartaSi (27%) e IWSmile di IWBank (16%).

Per quanto riguarda la spedizione a differenza di altri Paesi europei il servizio postale nazionale non è la scelta principale ed è utilizzato dal 33% delle aziende e-commerce italiane (e solo dal 2,5% come unico sistema di spedizione). Leader di settore per quanto riguarda l'Italia è Bartolini (63%) seguito da SDA (38%), Poste Italiane (33%), UPS (31%) e DHL (26%). Per riuscire a soddisfare tutte le esigenze del cliente gli operatori utilizano più sistemi di spedizione contemporameamente nel 60% dei casi.

Le aziende italiane di e-commerce tendono ad inviare le proprie comunicazioni via email ai clienti tramite sistemi interni alle aziende (55%). Chi si rivolge all'esterno sceglie Contactlab (22%), MailUp (20%), MailChimp (7%), MagNews (4%) ed eC-messenger (2%).


Partner e-commerce.png


Le piattaforme software sono in gran parte realizzate ad hoc (84%) dalle aziende o da webagency esterne. Tra le piattaforme più citate disponibili in Rete ci sono Magento (12%), Oscommerce (12%), IBM Websphere (2%) e OpenCart (1%). In diversi casi le piattaforme utilizzate sono più di una integrate tra loro.

La scelta dei partner con cui collaborare è quasi sempre del CEO dell'azienda (in particolare per il sistema di incasso e il partner tecnologico) e del responsabile dell'e-commerce (in particolare per la piattaforma informatica ed il vettore di spedizione).

Le aziende e-commerce sono soddisfatte dei partner tecnologici e della piattaforma informatica utilizzata (rispettivamente il 50% ed il 44% sono "molto soddisfatte").
I problemi si manifestano in modo particolare con il vettore di spedizione dove solo il 14% delle aziende è molto soddisfatto (e il 10% si dichiara "poco soddisfatto").

Dalle caratteristiche desiderate dai partner emerge una attenzione alla qualità del servizio più che al prezzo, un elemento che forse sotto intende un mancato raggiungimento delle aspettative delle aziende e-commerce da parte dei fornitori.

In tutti i casi il prezzo non appare mai come primo nei fattori di scelta.

Lovendoperte Alessandria si affida ad UPS e GLS per le spedizioni, a Maxpho come software di E-commerce ed eBay Store, aPayPal e IW Smile per i pagamenti online.








venerdì 20 gennaio 2012

E-commerce Video: molto meglio delle immagini 2D



I siti e-commerce per il commercio elettronico, ultimamente, stanno vedendo l' affermarsi del Video e-Commerce, ossia l'utilizzo del video online per supportare il commercio elettronico al fine di aumentare i tassi di conversione e il volume delle vendite complessivo. Da un ricerca di eMarketer risulta che negli Stati Uniti, mentre nel 2008 solo il 18% dei retailer usava il video nei siti e-commerce, nel 2009 la percentuale era già salita al 62% con un incremento del 378%.



I principali benefici derivanti riguardano:
  • Integrazione delle informazioni sui prodotti - I consumatori che guardano i video sono più propensi a convertire. Le aziende hanno visto un aumento del tasso d conversione fino al 200%.
  • Aumento del valore degli ordinativi - aumenta il numero di prodotti che vengono inseriti nel carrello. Le aziende hanno registrato un aumento del 45%.
  • Aumento del traffico del sito - i siti di video e-commerce hanno visto negli anni un aumento delle visualizzazioni fino al 400%.
  • Utilizzo e intrattenimento per consolidare la brand identity - i video possono divenire un'importante strumento di intrattenimento per spingere il cliente a divenire fedele al brand
  • SEO potenziato - molti rivenditori hanno visto un miglioramento sostanziale nei risultati di ricerca dopo l'aggiunta dei video ai prodotti.
  • Creazione di accattivanti esperienze di shopping video - i video affascinano il pubblico e lo spingono verso una call to action
  • Espansione del target - le funzioni di condivisione sociale possono permettere ai clienti di condividere i loro video prodotti preferiti sui social network.
  • Monitoraggio e ottimizzazione - analizzare come i clienti interagiscono con il video, analizzando l'impatto sul tasso di conversione, abbandono dei carrelli e altri indicatori chiave.
Modalità di utilizzo
Dalla ricerca è emerso che i video e-commerce possono essere utilizzati in diversi modi in funzione della strategia di marketing:
  • Video di tendenza con celebrità che utilizzano elementi interattivi per incoraggiare i clienti direttamente per aggiungere prodotti al loro carrelli della spesa.
  • Video per coinvolgere i clienti fedeli che possono accumulare punti e premi coupon basati sulla visione del video.
  • Recensioni di prodotti da video blogger, facendo ricorso al pubblico esistente con video dimostrazioni del prodotto di qualità amatoriale ma autentica.
E il tasso di conversione può aumentare?
La ricerca di emarketer ha dimostrato che i clienti che visionano i video sui siti e-commerce hanno un tasso di conversione superiore del 45% rispetto agli utenti che non visionano i video e hanno mostrato una propensione all'acquisto superiore dell' 85%. Il tasso di conversione in alcuni casi è aumentato fino a quasi il 200%. Inoltre i siti video e-commerce hanno visto una aumento nelle visualizzazioni dei video fino al 350% negli anni.
Nella gestione di un video e-commerce, i retailer devono capire perché i clienti comprano un determinato prodotto, le motivazioni sociali e psicologiche. Un video deve quindi rispondere a queste motivazioni di fondo.
I video devono dare gli acquirenti una ragione concreta per acquistare il prodotto presso quello specifico sito e-commerce.
I rivenditori devono inserire un "Call to Action " all'interno dei loro video per spingere i visitatori a intraprendere un'azione. Ciò potrebbe includere clic su un elemento per aggiungerlo al carrello della spesa o ad aprire la pagina del prodotto.
Conclusioni
I numeri quindi parlano chiaro: l'uso del video in una pagina prodotto ha effetti misurabili sui tassi di conversione. Il Video è lo strumento più efficace per effettuare una simulazione di utilizzo di un prodotto. Il video può mostrare le dimensioni o il movimento in modi che le immagini non possono ancora fare. Per tutti questi motivi, il video ha la potenzialità di essere lo strumento più efficace per guidare la conversione nei siti e-commerce.

PayPal Access: l'autenticazione semplificata



Ebay ha lanciato da qualche giorno il nuovo sistema di autenticazione semplificata PayPal Access, che permetterà ai merchant di aumentare le vendite semplificando il processo di acquisto.
PayPal Access non solo fornisce un login semplificato come già fanno altri sistemi (es. Facebook,Twitter,Google) ma permette di pagare sul sito a cui ci si sta logando molto più velocimente e facilmente. Questa è la chiave per il successo dei merchant.

PayPal ha già più di 100 milioni di conti in 190 mercati globali. PayPal Access intende aiutare i merchant ad aumentare le vendite riducendo il numero di informazioni che il cliente deve inserire nell’ecommerce del merchant dice Damon Hougland, general manager of identity and informatics per la nuova divisione X.commerce di eBay.

Quando un cliente si troverà sull’ecommerce del merchant potrà cliccare sul pulsante “Login Paypal” che aprirà un popup in cui saranno indicate le informazioni che PayPal potrà passare al merchant come per esempio, indirizzo fisico, indirizzo email, numero di telefono ed altre informazioni simili. Con un solo click ed un login si potrà evitare di dover compilare i soliti form di registrazione per arrivare all’acquisto.

PayPal Access in futurò inserirà un’opzione che  permetterà di essere già loggati sui siti di terze parti che offrono PayPal Access così da diminuire ancora di più i passaggi ed i tempi d’attesa per arrivare al checkout.
Non c’è che dire, benchè la feature di login di PayPal Access non sia una novità, in mano a PayPal diventà un formidabile strumento di facilitazione per entrambe le parti coinvolte nell’ecommerce.


 

mercoledì 4 gennaio 2012

7 fondanentali per un Ecommerce di successo



Oggi vorrei riassumere alcune delle strategie fondamentali per permettere la sopravvivenza del commercio elettronico e non nell’economia di oggi. La modificazione dei consumi e del business online, le nuove tecnologie e l’impennata dei social network significa che bisogna adottare i cambiamenti o pensare a un’alternativa mirata a non farvi scomparire nella massa.

7 Modi per Sopravvivere nell’economia di oggi

1. Investire in Tecnologia (migliorare la navigazione, potenziare la ricerca, il testing e l’apprendimento delle nuove tecnologie)
2. Investire nel Marketing (massimizzare l’acquisizione ed il ritorno dei clienti)
3. Capire che è finito il tempo delle facili crescite (i giorni di vendite automatiche attraverso poca pubblicità sono finiti)
4. Riconoscere i nuovi trend del mercato (telefonia, social network, ritarghettizzazione e segmentazione)
5. Aumentare il budget. I grandi commercianti stanno investendo e quindi i piccoli perderanno terreno finchè le i grandi investono. Investire oggi per vincere quando il mercato cambia in meglio.
6. Giocare sui punti di forza per aumentare le quote di mercato (cosa rende il vostro eCommerce store unico, chiedete ai clienti)
7. Marketing di nicchia . I grandi utilizzano il brand riconosciuto, grandi portafogli ed economie di scala. I piccoli devono conquistare le nicchie, devono avere un servizio clienti eccellente, testare e investire!

I consigli di Patrick Boyle – CEO di Overstock

1. Misurare Tutto ( usare analytics, split test, marketing, etc.)
2. Esternalizzale tutto ciò in cui sono/si è bravi ( L’esternalizzazione è una filosofia di vita per i grandi venditori.)
3. Controllare i costi ( libro paga e i fogli di bilancio.)
4. Combinarsi a nuovi business ( le aziende si fonderanno con le industrie.)

I consigli di Gian Fulgoni – Comscore

Ponetevi queste domande:
1.Com’è la mia strategia di ricerca e visualizzazione? E’ efficace? Posso ottenere un ROI migliore?
2.Quale mezzo di comunicazione è il più efficace nell’economia di oggi?
3.Sto seguendo l’andamento del mercato?
4.Ho una chiara visione delle strategie di acquisizione dei clienti messe in piedi dai competitor?
5.Il mio sito fornisce ai miei clienti e ai visitatori quello che cercano?
6.Le mie promozioni sono differenziate su criteri demografici ed economici?
7.Fino a che punto posso affidarmi alla video pubblicità per raggingere il mio target?

Il mio consiglio è di guardare chi compra dal vostro negozio eCommerce, chi è e perchè. E’ semplice!


Analitycs:




 Split test:




 Marketing:

martedì 3 gennaio 2012

Alcune regole fondamentali di Email Marketing




È da poco terminato a Boston il Shop.org Summit, uno degli eventi più importanti nel mondo dell’ecommerce. Molti i contenuti interessanti, tra cui alcuni dedicati all’email marketing. La sintesi della ricerca presentata, qui suddivisa in tre suggerimenti pratici, è utile per chi si occupa di email marketing.

Rendi visibile il modulo d’iscrizione
Banale? Forse, ma i dati indicano che i siti giudicati migliori inseriscono il modulo d’iscrizione ovunque. Il 50% invece gli attribuisce poca importanza, inserendolo per esempio come link nel footer. Il suggerimento è di dare sempre importanza prioritaria al modulo d’iscrizione alla propria newsletter, considerata l’efficacia del canale email nel mantenere e sviluppare una relazione con i propri clienti. Il modulo deve essere visibile, riconoscibile e presente in ogni pagina web, come per esempio la propria pagina aziendale o di prodotto su Facebook.


Invia un messaggio di benvenuto: genera sei volte il fatturato!
La ricerca ha evidenziato come il primo messaggio al nuovo iscritto – l’email di “benvenuto” –  ha un elevatissimo tasso di apertura, arrivando a generare fino a sei volte le vendite create da uno degli invii successivi.  Eppure il 32% degli intervistati ha ammesso di non spedire alcun messaggio di benvenuto. Un’occasione di contatto con il cliente da non perdere!
  1. Assicurati che il programma di email che utilizzi invii un messaggio di conferma iscrizione.
  2. Personalizza il messaggio per renderlo uno strumento efficace di marketing.
    Per esempio: un’offerta speciale, un buono sconto, link alle newsletter spedite di recente e altro.
Inserisci opzioni di opt-out: il 20-30% degli utenti resta!
Altro risultato di rilievo della ricerca: l’utente cui sono offerte opzioni di disiscrizione sceglie di non disiscriversi nel 20-30% dei casi. Magari semplicemente vuole ricevere messaggi con meno frequenza o a un altro indirizzo. Meno di un terzo degli intervistati, tuttavia, utilizza questa funzione.


Ecco un esempio si opt-out di seguito: